Se si andasse al voto in Sicilia è facile prevedere una sconfitta del Pd e le ripercussioni sarebbero molto gravi anche per il governo», avverte Giuseppe Lumia, senatore palermitano del Pd ed ex presidente della commissione Antimafia. «Il governatore ha deciso di non dimettersi, ora la politica deve tornare al suo lavoro: fare le riforme».
Perché Renzi doveva difendere il governatore Crocetta?
«Non si trattava di prendere le difese ma di controllare l`autenticità della vicenda. Le istituzioni devono fare così e invece le verifiche non hanno funzionato. Bisogna prenderne atto e interrogarsi sul motivo per cui l`emotività e le strumentalizzazioni hanno prevalso sulla lucidità. L`ondata di reazioni ha confuso le acque e spiazzato a tal punto che la procura di Palermo ha dovuto smentire ben tre volte l`esistenza dell`intercettazione. Un fatto di una gravità inaudita. Non deve ripetersi».
E l`abbraccio di Mattarella al figlio del giudice Borsellino?
«E` un gesto che commuove, uno stimolo straordinario a riprendere la migliore radice delPantimafla. Da lì deve ripartire una nuova stagione di impegno contro le cosche. È pericoloso sollevare polveroni che riporta- no a un Paese dilaniato dai peggiori veleni. Quando accadono vicende incredibili come questa si sente puzza di bruciato».
Cosa non le risulta chiaro?
«Il modo nel quale si può distruggere una persona e storpiare la volontà popolare. Tornare ore alle elezioni equivale a calpestare la democrazia e i valori fondanti della nostra civiltà. Le ripercussioni di un`uscita di scena forzata di Crocetta sarebbero pesantissime per la Sicilia e per l`Italia. Solo gli elettori possono dichiarare conclusa l`esperienza di una giunta. Uscirne per altre vie farebbe molto male anche al governo».
Però oggi il Pd sembra avere intenzioni diverse sulla Sicilia….
«È una follia pensare che le dimissioni di Crocetta possano aprire scenari positivi. Ogni pronostico indica una sicura sconfitta del Pd nelle elezioni che seguirebbero ad un fatto traumatico e ingiustificato come l`interruzione dell`esperienza della giunta regionale».
Quali controindicazioni individua ín un voto anticipato?
«Mandare adesso la Sicilia al voto sarebbe un golpe. Chi guida il governo e il Pd deve rendersene conto. È umanamente e politicamente inquietante il trattamento riservato a Crocetta. Serve una riflessione profonda e occorre evitare che si ripetano vicende simili, indegne di un Paese democratico. Di fronte a fatti gravi la reazione deve essere la più severa ma qui il fatto grave non c`è. L`intercettazione non esiste affatto. Ignorare quello che dice ufficialmente la procura costituirebbe un precedente inquietante, una grave minaccia per tutti».

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