Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd, Matteo Salvini vuole la crisi?

«Continua a ripetere che siamo noi quelli che stanno cercando dei pretesti per buttarlo fuori dal governo, quando in realtà è lui che si comporta in modo ambiguo, grave e incomprensibile».

Sulla delega fiscale fa una critica nel merito: la riforma del catasto farà aumentare le tasse.

«Ma non è vero. E non lo dico soltanto io, ma il presidente Draghi. Il premier ha testualmente detto che non ci sarà un aumento del carico fiscale. Anzi, la delega fiscale nel suo complesso, è attesa dal mondo economico e dalle famiglie perché affronta Irap, Irpef, fiscalità verde e lotta all`evasione».

Dice anche che questa riforma è una delega in bianco.

«Nessuna delega in bianco. Le commissioni Finanze di Camera e Senato hanno già lavorato per mesi in modo approfondito e unitario dando un atto d’indirizzo al
governo. E ora il Parlamento sarà chiamato a intervenire nel merito, come sempre».

C’è un legame con l’esito dei risultati elettorali?

«Temo di sì. Salvini vuole scaricare dentro il governo le tensioni scoppiate all’interno della Lega e ha un evidente problema di competizione con Giorgia Meloni per la leadership nel centrodestra. Ma questo è un comportamento irresponsabile che fa male al Paese. Senza le riforme si mettono a rischio i fondi del Pnrr con grave danno per imprese, lavoratori e famiglie italiane».

Draghi ha chiesto spiegazioni a Salvini.

«È Salvini che deve dare spiegazioni a Draghi e a tutta la maggioranza, visto che per ben sei mesi anche i suoi parlamentari hanno dato un importante contributo sul tema, che il governo ha accolto».

Il Pd cosa chiede a Draghi?

«Di andare avanti. Si tratta di scelte importanti che servono al Paese».

Si può andare avanti con queste tensioni fino al voto sul
Quirinale?

«Le tensioni sono create solo da Salvini. Dopo il risultato del primo turno è in evidente difficoltà. Il resto della maggioranza è compatto. Noi sosteniamo lealmente l’esecutivo e continuiamo a lavorare in Parlamento per dare attuazione all’agenda del governo».

Fino a che punto sarà possibile una mediazione?

«Lo decideremo in Parlamento come sempre è avvenuto».

Chiederete a Draghi di andare avanti senza la Lega?

«Noi chiediamo a Draghi di andare avanti sul programma su cui ha chiesto la fiducia in Parlamento: sicurezza sanitaria, ripresa economica, attuazione del Pnrr. Su questo noi siamo sempre stati coerenti e abbiamo mandato un messaggio chiaro agli elettori».

In definitiva, qual è la strategia di Salvini?

«È incomprensibile, ma rischia di essere pericolosa per l`Italia. Prima o poi dovrà chiarire se ha ancora fiducia in Draghi oppure no».


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