“Presidente, lei e’ bravissima nelle repliche: ha dei tempi perfetti. Nelle repliche, appunto. Meno nei tempi del suo governo. Sono uscita poco fa dalla commissione Bilancio e vorrei stendere un velo pietoso. Lo dico, presidente, perche’ lei ieri, riferendosi ad un’azione che avrebbe fatto il presidente Conte, ha usato l’espressione molto forte ‘con il favore del tenebre’. Qui invece, con il favore delle tenebre, i relatori hanno presentato gli emendamenti che la maggioranza non avrebbe dovuto presentare. Immagino si senta in forte imbarazzo visto come parlava quando era all’opposizione. Diciamo che a chi qui esiste quel tema di mancata coerenza che tanto la infastidisce”. Lo ha detto Simona MALPEZZI, senatrice del Pd, nel corso del dibattito in Aula sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo.
“Lei, signora Presidente del Consiglio, ha dichiarato ieri nell’altro ramo del Parlamento, in replica soprattutto al Partito Democratico. Ha detto che non si fa politica con una fotografia riferendosi all’immagine potente e simbolica del presidente Draghi in treno con Macron e Scholz verso Kiev. Lei, presidente Meloni, ha specificato che la sua critica non era rivolta a Draghi, ma al PD, che utilizzerebbe le immagini per fare politica. Vorrei fare presente che quella immagine è politica ed entrerà nei libri di storia perché ha raccontato un gesto politico importante, un gesto dell’Europa politica da parte di tre grandi Paesi che andavano in treno ad accogliere, quasi a prendere per mano, un pezzo d’Europa – anche se non ancora propriamente in Europa – attaccato e massacrato dalla politica di invasione e di aggressione di Putin. Quella fotografia rappresenta la politica che noi vogliamo. Lei quella foto non la può vantare. Lei, purtroppo, ha tante foto con Orbán, che è colui che non voleva neppure che il tema dell’Ucraina entrasse nell’ordine del giorno del Consiglio europeo”. Lo ha detto Simona MALPEZZI, senatrice del Pd e membro dell’ assemblea parlamentare della NATO, nel corso del suo intervento in Aula sulle comunicazioni della Presidente “Sappiamo che il Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre mette per la prima volta all’ordine del giorno quel processo di allargamento e allora mi chiedo come ci si può sentire se si cerca di portare avanti la richiesta politica a favore dell’Ucraina o dell’allargamento e, poi, si frequentano e si esprime simpatia per esponenti politici, per capi, come Orbán, che questa linea non la vogliono e la sconfessano”, ha aggiunto. Ma c’è anche un tema di opportunità: come farà lei a sedersi a fianco a Sanchez dopo le parole che il suo amico Abascal ha pronunciato contro di lui? Nonostante queste parole, lei continua a pensare che sia corretto invitarlo ad Atreju. Vorrei ricordare qui quali sono le parole che sono state dette e l’invito a essere messo a testa in giù. Avete dichiarato che non entrate nelle vicende di un altro Paese. Peccato che il leader di questo Paese, della Spagna, stia lavorando a fianco del nostro per un Patto di stabilità più giusto. Evidentemente vi trovate meglio, invece, a sedervi a fianco a Wilders, che sostiene che all’Italia non andrebbe dato neanche un centesimo. Ma lo ripeto: le questioni, Presidente, di coerenza riguardano i compagni di viaggio che uno decide di scegliersi”, ha concluso Malpezzi.


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