Sono state fatte accuse gravissime rivolte a deputati e un senatore del Pd.
Il fatto che un parlamentare della Repubblica, coordinatore nazionale di FdI, uomo fiducia della Presidente del Consiglio, venga in aula ad accusare il Pd di collusione, contiguità e ambiguità su terrorismo e mafia è di una gravità inaudita. Sono accuse pesanti rivolte alle opposizioni per il solo fatto che parlamentari autorevoli e seri della commissione giustizia hanno esercitato il diritto dovere di andare in un carcere ad accertarsi delle condizioni di salute di un detenuto.
Nessuno di noi ha mai messo in dubbio l’applicazione dell’articolo 41 bis e neppure chiesto la revoca per Cospito, siamo andati in carcere a verificare le condizioni di salute di un detenuto, chiedendo che fosse trasferito in un centro specializzato. Cosa che il governo ha fatto puntualmente, ma con venti giorni di ritardo. Forse se avesse agito prima il clamore si sarebbe attenuato.
Questa vicenda ci dice che c’è un Sottosegretario che fornisce informazioni riservate e non divulgabili a un suo compagno di partito, che è anche coordinatore nazionale del primo partito di maggioranza e uomo di fiducia della premier, che utilizza queste informazioni riservate per colpire indegnamente l’opposizione. Non si può buttare la palla in tribuna. Lei si deve assumere la responsabilità di quello che è accaduto, che è un fatto gravissimo che la chiama in causa”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi nell’aula di Palazzo Madama.