“Che Salvini non sappia come funzionano le scuole può starci
(e comunque il silenzio quando non conosci le cose dovrebbe
essere ancora più d’oro), ma che non lo sappia il ministro
dell’istruzione è grave. Il calendario scolastico è regionale.
Nell’ambito dell’autonomia le scuole
possono poi decidere come suddividere i giorni, nel rispetto del
numero di quelli di lezione previsti. La proposta viene poi
votata da collegio docenti e consiglio di istituto (composto
anche dai genitori che in questo caso purtroppo sono solo
italiani e come la maggioranza degli italiani sono inclusivi). E
la scelta nasce per non far perdere lezioni a nessuno, oltre che
per la giusta inclusione, stranieri o italiani che siano: non
sospendere le lezioni quel giorno significa avere pochissimi
bambini in classe e quindi non potere fare scuola. Anche per gli
italiani. Bravi tutti, allora. La scelta di iniziare le lezioni
un giorno prima, di sospenderle il giorno della fine del
Ramadan, non solo è una importante scelta di inclusione e
civiltà, ma anche di didattica”. Lo scrive in una nota, Simona
Malpezzi, senatrice del Pd residente a Pioltello e
vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e
adolescenza.
“Ministro Valditara le è un po’ più chiaro? O vuole far
perdere del tempo prezioso con una ispezione? E soprattutto: chi
restituisce ai bambini e alle bambine, a tutto il personale di
quella scuola la serenità che in questi giorni è stata tolta? Lo
sa che le sue dichiarazioni hanno portato i giornalisti davanti
alla scuola che essendo su più plessi ha avuto difficoltà nel
tutelare le uscite didattiche in programma? Lo sa che il
dirigente scolastico ha ricevuto minacce e che la scuola è
oggetto di pesanti attacchi social? Ministro Valditara, venga a
Pioltello, venga a vedere come funziona questa scuola, vada
vedere i risultati Invalsi che certificano come questa
inclusione sta funzionando. Dimostri di essere davvero il
ministro dell’istruzione e del merito”. Così conclude Malpezzi.


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