“Siamo passati da ‘zero emendamenti della maggioranza’ a ‘marchette’ di tutti i tipi. Questo è il punto. Loro hanno presentato al Paese l’idea che questa legge di bilancio non dovevano emendarla, poi ora non solo la emendano, ma riesumano attraverso i relatori emendamenti che neanche avevano avuto la dignità di presentare. È un gioco truffaldino della presidente del Consiglio innanzitutto, che aveva detto una cosa diversa. Perché ci mette la faccia la presidente del Consiglio, che è anche la mia presidente del Consiglio. E quando dice ‘no emendamenti’ e oggi ci troviamo gli emendamenti, e con un modo di fare lontanissimo dai problemi del Paese. Perché noi vorremmo discutere di pensioni, di lavoro, loro tornano a discutere delle ‘marchette’, di cose microsettoriali. C’è un problema di uniformità di regole”. Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Bilancio al Senato, Daniele Manca, uscendo dall’ufficio di presidenza della commissione Bilancio riunito per discutere gli emendamenti. “Il fatto di presentare la legge di Bilancio senza emendamenti – ha aggiunto – è stata una fantasia comunicativa della premier, senza fondamento parlamentare. Eppure è stata tanto in Parlamento”. “Non è detto – ha poi concluso – che si riuscirà a rispettare il termine di domani alle 15 per i subemendamenti”.


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