“Noi abbiamo presentato un’interpellanza sulla vicenda Starlink non per ascoltare dal governo spiegazioni teoriche sugli aspetti gestionali della vicenda, ma con l’obiettivo di far capire al governo che stiamo parlando degli asset pubblici della gestione dello spazio e per cercare di capire se l’Esecutivo abbia o meno una visione, un progetto in grado di affrontare una vicenda così complessa, correlata anche alle enormi trasformazioni geopolitiche in atto. Perché non si decide di affrontare in Parlamento la programmazione e l’indirizzo di asset così strategici per la sicurezza? Non si può essere patrioti a targhe alterne, difensori della sicurezza nazionale, affidandola a privati, cosa che contraddice sia la necessità di una difesa comune europea che l’interesse del nostro Paese. Se ci sono ritardi nell’attuazione del Pnrr il governo venga in Parlamento a chiarirlo una volta per tutte e senza nascondersi in modo ridicolo dietro i governi precedenti. Affidandosi al monopolio di Starlink per le aree grigie e per le sedi diplomatiche italiane ci sono rischi per la sicurezza nazionale e si nega anche la prospettiva di una difesa comune europea. Il governo ha deciso di demolire l’Europa unita e di consegnare a una società privata straniera, di proprietà di un oligarca, la gestione dei nostri dati sensibili anche delle diplomazie e dei servizi? Noi pensiamo che ciò sia incompatibile con l’impegno di servire con onore e disciplina il nostro Paese assunto da chi ricopre cariche di governo”.
Pubblicato il
in Comunicati Stampa, Interrogazioni, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione tecnologica, Stampa