‘Il Governo di inviare gli ispettori a Bologna per verificare il comportamento del procuratore aggiunto Valter Giovannini e degli inquirenti della squadra mobile nel caso di Vera Guidetti, la farmacista di 62 anni che una settimana fa si è suicidata, due giorni dopo essere stata interrogata nell’ambito di un’indagine su un furto’.
E’ quanto chiede attraverso un’interrogazione ai ministri Alfano e Orlando il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria bicamerale per la tutela dei diritti umani.
Manconi, rivolgendosi ai ministri della Giustizia e dell’Interno, chiede loro ‘se non ritengano opportuno attivare i poteri ispettivi presso la Procura e la squadra mobile di Bologna’.
Questo perché, è convinto il senatore, ci sarebbero delle cose che non quadrano nel modo in cui e’ stata gestita la posizione della 62enne, che prima di togliersi la vita ha lasciato un biglietto con il nome del procuratore aggiunto Giovannini, dicendo di essere stata da lui ‘trattata come una criminale’ e non creduta. In questa vicenda, la prima cosa che non convince Manconi è il fatto che ‘l’escussione testimoniale della signora Guidetti, evidentemente interessata da chiari indizi di colpevolezza, si sarebbe svolta senza alcuna garanzia difensiva e con discutibili modalità per un tempo assai prolungato.
E’ quanto chiede attraverso un’interrogazione ai ministri Alfano e Orlando il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria bicamerale per la tutela dei diritti umani.
Manconi, rivolgendosi ai ministri della Giustizia e dell’Interno, chiede loro ‘se non ritengano opportuno attivare i poteri ispettivi presso la Procura e la squadra mobile di Bologna’.
Questo perché, è convinto il senatore, ci sarebbero delle cose che non quadrano nel modo in cui e’ stata gestita la posizione della 62enne, che prima di togliersi la vita ha lasciato un biglietto con il nome del procuratore aggiunto Giovannini, dicendo di essere stata da lui ‘trattata come una criminale’ e non creduta. In questa vicenda, la prima cosa che non convince Manconi è il fatto che ‘l’escussione testimoniale della signora Guidetti, evidentemente interessata da chiari indizi di colpevolezza, si sarebbe svolta senza alcuna garanzia difensiva e con discutibili modalità per un tempo assai prolungato.