“È evidente che è in atto all’interno del sistema di potere del regime egiziano uno scontro, e che anche intorno alla vicenda di Giulio vi sono
posizioni e volontà diverse. Purtroppo ciò che appare inequivocabile è che finora non c’è stato un orientamento che facesse prevalere la conquista della verità. La fiducia nell’attività dell procuratore Pignatone è forte e ampiamente confermata dai fatti, tuttavia penso che si debba operare anche con una determinazione maggiore: imporre con urgenza il tema, in tempi molto stretti, la questione del richiamo in Italia del nostro ambasciatore in Egitto, che
non vuol dire il ritiro ma il richiamo in Italia per consultazioni”.
A dirlo è stato Luigi Manconi, senatore Pd e presidente della commissione parlamentare per la tutela dei diritti umani, nel corso della conferenza stampa di Claudio e Paola Regeni, genitori di Giulio Regeni a palazzo Madama. Per Manconi questo sarebbe necessario “per far comprenderecome il nostro Paese segua con la massima serietà questa vicenda, considerandola un elemento discriminante per i rapporti presenti e futuri con l’Egitto”. Il senatore Pd ha
chiesto anche che “l’unità di crisi della Farnesina dichiari l’Egitto Paese non sicuro, proprio sulla scorta di quello che è accaduto a Giulio Regeni e di quel corollario di persone scomparse”.
Per Manconi questo provvedimento “avrebbe sicuramente effetti non insignificanti sui flussi turistici dall’Italia verso quel Paese, tutto questo all’interno di un quadro dove le relazioni con l’Egitto non devono essere rotti ma devono essere sottoposti a revisione, attenta e approfondita, perché riteniamo che per il sistema di relazioni tra due Stati la tutela dei diritti fondamentali della persona non debba rappresentare una appendice insiginificante”.


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