“Le drammatiche notizie provenienti direttamente da Gabriele Del Grande confermano quanto sia difficile la situazione in cui il nostro connazionale si trova. Ancor più perché solo oggi, e solo perché Del Grande ha potuto parlare coi propri familiari, si è appreso che ormai da cinque giorni è stato trasferito dal centro della sua prima detenzione a quello dove si trova attualmente, per giunta in stato di isolamento. Va ricordato ancora una volta che le ipotetiche accuse rivolte al reporter corrispondono esattamente ai contenuti del suo mestiere e alle ragioni della sua presenza in Turchia: realizzare un reportage, condurre una ricerca, scrivere un libro. Per questo, risulta grottesco che egli sia accusato di essersi recato in una “zona interdetta” e inverosimile che abbia “intervistato” i suoi compagni di reclusione. D’altra parte, il ministero degli Esteri turco aveva garantito alle nostre autorità consolari che il rilascio e l’espulsione di del Grande sarebbe stata questione di ore e che, al più presto, avrebbe comunicato tutti i dettagli della sua detenzione. Così non è stato. E questo deve indurre quanti conoscono Del Grande e ne apprezzano da molti anni il lavoro e, più in generale, quanti hanno a cuore la libertà di opinione e di comunicazione, a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda”. Lo dichiarano in una nota Alessandra Ballerini, legale della famiglia Del Grande, e Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato.


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