“I sovranisti di casa nostra ritengono doveroso trasmettere l’esito dell’analisi fantasma costi-benefici all’odiato governo francese ma non al parlamento italiano. Strano concetto di patriottismo il loro. Cosa nascondono? La situazione si è fatta ridicola con Ponti, a cui è stato impedito dal Ministro Toninelli di riferire in Aula, che si asserraglia in una stanza del gruppo 5 stelle alla Camera per riferire gli esiti dell’analisi. La cosa sarebbe esilarante se non si trattasse di un argomento sensibile e di interesse nazionale. Ora basta, anche il senso del ridicolo ha un limite e il Parlamento merita il dovuto rispetto. A questo punto l’indagine conoscitiva sulla Tav proposta ieri in Commissione lavori pubblici del Senato non è più rinviabile. Dicano chiaramente se la Tav si fa o no. Dicano se migliaia di lavoratori perderanno il posto di lavoro. Dicano se dovremo restituire i fondi ue. Dicano se la scelta per il futuro del Paese è un drammatico isolamento. Dicano la verità anche se comprendo sia un esercizio quasi impossibile per il governo del cambiamento. Eravamo stati facili profeti nel prevedere che su grandi opere e tav potesse esserci una vera crisi della maggioranza. Mi pare evidente che le divergenze non siano più ricomponibili. È arrivato il momento di mettere sul tavolo le carte. Non c’è più bluff che tenga. Il Paese sta perdendo la pazienza”.
Pubblicato il
in Comunicati Stampa, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione tecnologica, Stampa