“Sebbene la riforma della Giustizia tributaria sia stata uno dei punti non aventi seguito della legge delega fiscale, il Parlamento è conscio della necessità di riforma, e il Governo ha dato il via libera all’inaugurazione di un tavolo tecnico”. Così il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Mauro Maria Marino, all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario per la commissione tributaria regionale per il Piemonte.
“La mia Commissione e il Parlamento – spiega Marino – porteranno all’attenzione del tavolo tecnico alcuni punti fondamentali: tra questi, ad esempio, la necessità dell’acquisizione di una posizione autonoma e indipendente della giustizia tributaria, oggi posta sotto il controllo del MEF. Quindi, è importante fare del giudice tributario un lavoro a tempo pieno parificato, per status, a quello dei colleghi. Una professione a cui riconoscere finalmente una retribuzione equa, stabilita per legge. Èinfattievidente – continua il senatore dem – quanto il sistema di retribuzione a cottimo, oltre che fare del giudice tributario una sorta di volontario, lasci il settore aperto a gravi tentativi di corruzione come quelli visti a Milano, fenomeni comunque circoscritti grazie alla grande professionalità dei giudici tributari. Infine,serve una riflessione sui gradi del procedimento, ipotizzando se possa essere utile circoscrivere le fattispecie per il ricorso in Cassazione – oggi sorta di imbuto, se paragonata per tempistiche ai primi due gradi del processo tributario – limitandole solamente a motivi giurisdizionali, come già avviene nel ramo amministrativo”.


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