“Comprendiamo e condividiamo la finalità di un intervento normativo che preservi e metta in sicurezza un asset industriale strategico. Restiamo però perplessi sulle modalità e sull’oggettiva debolezza degli strumenti individuati, che non sono migliorati, come sarebbe stato possibile fare attraverso le nostre proposte emendative, per la palese miopia del Governo”. Così il senatore Andrea Martella sul dl Golden Power annunciando l’astensione del gruppo del Pd. “Chiederemo, pertanto, al Governo di riferire periodicamente al Parlamento sulla operatività di questo decreto e sulla procedura di vendita dell’impianto. Così come al tempo stesso credo sia utile che il Senato avvii un’indagine conoscitiva su raffinazione e comparto dell’industria chimica in Italia, anche alla luce dei processi di transizione energetica ed ecologica, perché si tratta di un settore strategico per la nostra economia. In questi quasi tre mesi dal governo non è venuta alcuna proposta organica di politica industriale. Chi è stato chiamato dagli italiani a prendere sulle proprie spalle le più alte responsabilità deve essere in grado di assolvere al proprio compito. Permettetemi di coltivare più di un dubbio, solo osservando l’inadeguatezza dei provvedimenti varati in questi mesi, a cominciare dalla Legge di Bilancio e dalle innumerevoli e clamorose retromarce che la maggioranza è stata costretta a fare: penso ai decreti che cambiano, ai rapporti con l’Europa, ai pagamenti elettronici, alle incertezze sul Mes, sino al pasticcio sulle accise con i conseguenti rincari e proteste dei benzina. Il punto è che governare non è fare campagna elettorale. È gestire la complessità. Da parte nostra, continueremo a fare opposizione in modo responsabile. Senza ostacolare inutilmente provvedimenti che possono comunque avere ricadute utili per il Paese. Ma certo senza farvi sconti, perché l’Italia ha bisogno di più, di molto di più, rispetto a ciò che le state offrendo”., conclude Martella .


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