“Una manovra senza visione, che tradisce aspettative e promesse, danneggia la sanità pubblica e lascia soli i cittadini, anche in Veneto”. Così Andrea Martella, segretario del Partito Democratico del Veneto, interviene contro le scelte del Governo Meloni sui finanziamenti al Servizio Sanitario Nazionale. Scelte che – accusa – impatteranno pesantemente sui bilanci regionali e sui servizi essenziali per i cittadini veneti.
Il Governo ha promesso miliardi al SSN, ma le cifre reali parlano di un’inadeguatezza delle risorse rispetto alle necessità di medici e infermieri, già costretti a scioperare il prossimo 20 novembre per condizioni salariali e lavorative precarie. “Avevano annunciato 3,5 miliardi per assumere 30.000 tra medici e infermieri nel triennio. Ma oggi ci troviamo a fare i conti con una dotazione insufficiente che non copre nemmeno le emergenze. In questo modo la spesa sanitaria scende al 6,05% del PIL, una percentuale lontanissima dagli standard europei, con conseguenze drammatiche per l’intero Paese”.
Martella accusa anche il presidente del Veneto: “Zaia si è congratulato, solo pochi giorni fa, con il Governo per aver, sue parole, invertito la rotta sui finanziamenti alla sanità. La realtà però si è mostrata ben diversa. Se il governatore della Regione sceglierà di far finta di niente e non parlare, saremo noi a incalzarlo: chiedendogli ad esempio di spiegare come pensa di gestire i tagli piovuti da Roma senza danneggiare i veneti”. Le conseguenze sono già evidenti in Veneto, con liste d’attesa sempre più lunghe, una carenza cronica di medici di famiglia, e una copertura insufficiente nei servizi territoriali e nella salute mentale.
La sanità pubblica veneta, denuncia il PD, è sempre più a rischio di privatizzazione: la spesa per i servizi privati ha raggiunto il 14,1% del fondo sanitario regionale, e il progressivo disimpegno della Regione nell’integrazione socio-sanitaria ha lasciato molti cittadini scoperti nei servizi essenziali. “Zaia continua a tagliare nastri per la propaganda, ma la realtà è che il Veneto sta arretrando nella qualità e accessibilità dei servizi sanitari”, commenta Martella.
Di fronte a questa situazione, il Partito Democratico Veneto chiede un incremento strutturale dei fondi per la sanità e l’avvio di un piano straordinario di assunzioni e di miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale sanitario. “Le esigenze della salute – conclude il segretario regionale – non sono negoziabili. Noi resteremo in prima linea per difendere il diritto alla salute dei cittadini veneti.