“Alla vigilia del Giorno della Memoria, dobbiamo avere consapevolezza che l’antisemitismo non è un problema che riguarda solo gli ebrei. Il suo messaggio violento e intollerante tocca questioni fondamentali come l’uso politico e ideologico delle religioni, l’inclusione e l’esclusione, la democrazia e la possibilità di una pacifica convivenza tra i popoli e le persone. In altre parole: l’antisemitismo riguarda tutti e ciascuno di noi. Ecco perché abbiamo il dovere della memoria”, dichiara Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, che ha partecipato oggi alle celebrazioni per il Giorno della Memoria al Teatro La Fenice. Martella sottolinea come “le violente campagne d’odio e gli assurdi insulti rivolti contro Liliana Segre, già costretta a vivere sotto scorta, ci ricordano quanto sia indispensabile tenere viva la memoria per non dimenticare.” “La memoria – prosegue Martella – non è solo uno sguardo rivolto al passato, ma un esercizio attivo e una costruzione per il futuro. Soprattutto oggi, in un tempo segnato da instabilità globale, guerre e incertezze, cresce il rischio che prevalgano chiusura egoistica, discriminazione e rifiuto dell’altro.” Il senatore del PD Veneto ribadisce il significato profondo di questa giornata: “Il Giorno della Memoria deve servire a ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, e tutti gli italiani che hanno subito deportazione, prigionia e morte. Ma deve anche ricordarci che le uniche armi da usare sempre e senza timore sono quelle della conoscenza, della cultura, del dialogo e, appunto, della memoria.”.
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