‘Non solo parole ma misure concrete già nella prossima Legge di Stabilità questo è il nostro impegno per superare il grave fenomeno della povertà minorile, una piaga che affligge ancora consistenti fasce della nostra popolazione come documenta il sesto Atlante dell’Infanzia (a rischio) ‘Bambini senza. Origini e coordinate delle povertà minorili’ di presentato stamani in Senato’. Lo afferma la senatrice Donella Mattesini, capogruppo PD in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza. ‘A pochi giorni dalla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza che si celebra il 20 novembre – sottolinea Mattesini – il dato allarmante di un milione di minori che nel nostro Paese vive in povertà assoluta, triplicati in dieci anni, ci impone un cambio di passo decisivo negli interventi a favore dell’Infanzia e una presa di responsabilità da parte di tutti, Istituzioni e non solo. Per la prima volta dopo anni di abbandono nella Legge di Stabilità sono previsti fondi, circa 600mln, per combattere la povertà in generale, soprattutto quella delle famiglie con figli, ma nello specifico sono previste misure concrete rivolte all’infanzia per arginare il fenomeno delle povertà economiche ed educative. A supporto di tali misure sono chiamati a collaborare fattivamente anche settori importanti del mondo bancario e finanziario privato, questo per richiamare tutti a una responsabilità collettiva verso il futuro delle giovani generazioni’.
‘Altro dato inquietante, documentato nell’atlante di Save the Children – aggiunge Mattesini – riguarda la deprivazione culturale e il disagio scolastico di molti bambini. Solo 3 bambini su 10, che frequentano la scuola primaria, possono usufruire del tempo pieno e il 40% degli Istituti scolastici non è dotato del servizio mensa. Con la buona scuola molto è stato fatto per sanare queste gravi situazioni e per dare altre possibilità e stimoli nuovi. Così come non và dimenticato il grave clima di violenza nel quale crescono troppi bambini, nelle città, nelle scuole, nella stessa vita in casa: si stimano in circa 400mila i minori vittime di violenza assistita’. ‘La povertà, economica ed educativa, non può essere un destino ineluttabile, legato alla provenienza geografica e sociale. Nostro dovere è dare un futuro migliore a tante bambine e tanti bambini, non farlo rappresenta una sconfitta per la politica e un danno incalcolabile per il Paese’, conclude Mattesini.

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