‘In Italia la principale causa di morte delle donne, più del cancro o degli incidenti domestici è la violenza per mano di un uomo, un uomo che il più delle volte ha le chiavi di casa. La causa della loro morte è quindi connaturata, alla loro, nostra, identità di genere. E non dipende dalla nostra debolezza, anzi. Forse è proprio la forza sempre più crescente che le donne hanno acquistato a rendere evidente la pervicace incapacità degli uomini ad accettare la portata di questa forza. Per cambiare una mentalità così profondamente radicata occorre tenere strettamente connessi, cultura, leggi e diritto’. Così la senatrice Giuseppina Maturani, vicepresidente del gruppo Pd interviene in apertura dei lavori d’Aula sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

‘Proprio in questa legislatura abbiamo approvato una legge che ha inasprito le pene per i reati di violenza contro le donne e oggi accogliamo, quindi, con favore – prosegue Maturani – l’annuncio da parte del Governo dell’avvio del Piano nazionale antiviolenza che per il 2015 e 2016 sarà dotato di 20 milioni di euro. Un Piano che prevede un approccio integrato che ha tra i suoi principali punti la prevenzione, la sensibilizzazione degli operatori del settore, la protezione delle vittime, l’educazione delle scuole, la formazione di personale, il recupero dei maltrattanti, il reinserimento lavorativo e abitativo delle vittime, la governance dei soggetti coinvolti sul territorio con la regia del dipartimento delle pari opportunità e con regioni, enti locali e ministeri’.

‘Vorrei – conclude la senatrice Pd – che quella di oggi non finisse con l’essere una giornata rituale o soltanto consolatoria, e perché sia così occorre l’impegno di tutte le forze politiche affinché sia finalmente promossa una nuova stagione della parità. La libertà femminile non riguarda solo le donne, ma è anche un progetto di società, di nuove relazioni, incontri e riconoscimenti’.

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