“La proposta di Codice degli Appalti
approvata in consiglio dei ministri è preoccupante per diverse
ragioni a cominciare dalla liberalizzazione dei subappalti. Ma in
particolare l’aumento fino a 500 mila euro del tetto per gli
affidamenti diretti è una scelta sbagliata e pericolosa. Salvini
la propaganda affermando che così l’80% degli appalti avverrà per
affidamento diretto. Cioè l’80% degli appalti verrebbero
aggiudicati senza gara con tutto ciò che ne consegue in termini
di scarsa trasparenza e meno garanzie di qualità delle opere
senza alcuna garanzia sui tempi. Tutto viene giustificato con
l’attuazione del Pnrr e la necessità di velocizzare i lavori
dimenticando che per le realizzazioni legate al pnrr già sono in
vigore norme fatte per consentire il rispetto dei tempi. Si è
scelto ancora di rinunciare alla via maestra indicata anche nella
legge delega: quella della riduzione e della qualificazione delle
centrali appaltanti per garantire velocità, trasparenza e
qualità. Si è scelta invece la strada della deregulation che non
dà garanzie ma rischia di penalizzare proprio la qualità e la
trasparenza dei processi e la sicurezza sul lavoro”. Lo dichiara
il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd.


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