“C’è una discussione in atto sulla composizione delle liste,
credo che anche i segretari regionali
saranno chiamati a dire la loro. Nella direzione nazionale
prevista nei prossimi giorni tireremo le fila di questa
discussione”. Lo ha detto Antonio Misiani, senatore e
commissario Pd in Campania, a margine dell’incontro a Napoli
“Fabbrica Europa. Le proposte di Confindustria per le elezioni
europee”.
“Sono convinto – ha spiegato – che sia possibile costruire
una lista forte del Partito Democratico in tutte le
circoscrizioni, valorizzando gli europarlamentari uscenti, ma
anche lavorando per innestare nuove candidature di partito ed
esponenti della società civile. Bisogna costruire delle liste
plurali che parlino anche a mondi diversi e diano il segno di un
partito democratico, che ha lavorato bene in questa legislatura
estremamente impegnativa che si è appena chiusa in Europa, e che
l’8 e il 9 giugno vuole candidarsi ad essere un vero riferimento
politico per l’Italia in Europa”.
Misiani ha quindi sottolineato gli “sforzi degli imprenditori
del Sud nel dialogo con l’Europa”, nel tentativo di trovare
“quello sviluppo che il Mezzogiorno continua a perseguire con
difficoltà”. “La legislatura Ue che si è appena chiusa – ha poi
detto – è stata straordinariamente importante, con molte luci
come la Next Generation EU, il Green Deal. Ma anche con l’ombra
di un patto di stabilità e crescita peggiore rispetto alla
proposta della Commissione e inadeguato rispetto alle sfide che
ci attendono. Ora dobbiamo lavorare perché l’Europa si doti di
una vera politica industriale per accompagnare e sostenere le
imprese italiane di fronte ai grandi cambiamenti di questa
stagione. Serve un enorme mole di investimento, ce l’ha
ricordato Mario Draghi: oltre 500 miliardi di euro aggiuntivi e
dobbiamo ragionare insieme alle rappresentanze sociali ed
economiche su dove recuperare queste risorse e come
indirizzarle. Noi crediamo nella vocazione manifatturiera
dell’Italia e credo che questa bussola debba essere condivisa”.


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