Rivedere le disposizioni dell’articolo 12 della “Legge Capitali”, prima della loro effettiva applicazione prevista per il 1 gennaio 2025. E’ quanto chiedono al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti i senatori del Pd Antonio Misiani, responsabile economia e Cristina Tajani, capogruppo dem in Commissione Finanze, con un’interrogazione che è stata presentata anche alla Camera dall’onorevole dem Debora Serracchiani, responsabile giustizia nella segreteria Pd.
“L’esito finale della ‘Legge Capitali’ 24/24 – spiegano i parlamentari dem nel documento – è molto distante dall’obiettivo di una maggiore competitività del mercato dei capitali italiano. In particolare, come hanno evidenziato le società interessate, gli azionisti, gli investitori e gli analisti di mercato dei capitali, le disposizioni contenute nell’articolo 12 e il loro combinato disposto rischiano di limitare e complicare la capacità del Cda uscente delle società quotate di proporre una nuova lista, prevedono complicati meccanismi per l’elezione e presentano ambiguità sui diritti e sul ruolo degli azionisti di minoranza. Le nuove regole di voto, infatti, lasciano margini ristretti all’autonomia statutaria e generano dubbi applicativi, possono produrre impatti di rilievo sulla governance delle società quotate e addirittura ribaltare l’esito dell’assemblea, portando a una potenziale instabilità degli assetti societari e a un incentivo per creare blocchi di disturbo. Una situazione, registrata anche da un recente studio dell’Università cattolica di Milano. Per questo chiediamo al ministro di intervenire in modo tempestivo, favorendo la discussione in Parlamento di una riforma condivisa e organica in materia di mercato dei capitali”.


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