‘Ferrovie atto quinto. Domani l’assemblea dei soci celebra la sua quinta seduta per nominare il vertice delle FS. Essendo l’assemblea composta da un unico socio, lo Stato, siamo davanti a un caso di schizofrenia’. Lo scrive sul suo blog il senatore Pd Massimo Mucchetti, Presidente della Commissione Industria di Palazzo Madama.
‘L’ad uscente, ma non ancor uscito, Mauro Moretti – continua Mucchetti – aveva chiesto e ottenuto dal premier la promessa di avere come successore l’attuale direttore generale, Michele Elia, affinché fosse completato il piano industriale e fosse mantenuta la linea di forte concorrenza con i privati, in primis la NTV di Montezemolo e Della Valle. Il ministro Maurizio Lupi, da sempre critico verso Moretti e aperto alle esigenze di NTV, non controfirma la nomina. E dunque Elia resta al palo’.
Secondo il Presidente Mucchetti,’il braccio di ferro può durare un po’, ma non in eterno. Chi ha a cuore gli interessi pubblici – la soddisfazione dei viaggiatori non solo sull’alta velocità ma anche sul trasporto regionale, il successo dell’azienda FS da quotare in tutto o in parte in Borsa – deve arrivare a una conclusione: se la promozione del numero due della squadra vincente, che rappresenterebbe la soluzione naturale, si rivela comunque impossibile, allora si scelga un’altra persona che abbia l’età, la dirittura morale e la qualificazione manageriale per mettersi alla testa della squadra morettiana con il duplice obiettivo di vincere la prova della concorrenza sul trasporto ferroviario a prezzi di mercato e di cooperare con le Regioni accettando, ove ci sia, la sfida della mano privata nelle aste per il trasporto locale’.
‘A questo manager – Elia, un altro FS o un “foresto” – andrà anche affidato il mandato di farsi cliente dell’industria ferroviaria nazionale (a proprietà italiana o estera) se questa saprà lavorare a costi competitivi su progetti condivisi. Certo è che, se si può chiedere a Montezemolo un consiglio per rapportarsi a Etihad su Alitalia in virtù dei rapporti del medesimo con la finanza araba, non si può invece chiedere né a lui né a Della Valle suggerimenti in materia ferroviaria. Sui giornali si è letto qualcosa in quest’ultimo senso, ma noi non ci crediamo’. Così conclude Massimo Mucchetti.

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