“Non nascondo l’orgoglio e la soddisfazione del Pd perché un pezzo del programma elettorale del 2018, che metteva il contrasto alla denatalità e il sostegno all’occupazione femminile al centro della nostra proposta politica, diventa legge dello Stato. Da domani il Pd metterà tutte le sue energie perché non prevalgano superficialità e autocompiacimento, perché nella fase di attuazione si faccia bene e si faccia in fretta l’assegno unico universale per i figli”. Lo ha detto il senatore del Pd Tommaso Nannicini, parlando in dichiarazione di voto per il Pd nell’Aula di Palazzo Madama.
“L’assegno unico universale per i figli – ha spiegato Nannicini – è un cambio di passo della politica italiana, è una riforma complessiva che vuole superare molte iniquità. Non hanno senso polemiche sul merito originario di questo ddl di fronte alle sfide enormi ancora aperte. Servono tre scelte politiche: fare bene l’assegno, investire in infrastrutture sociali per l’infanzia, investire più risorse: servono un miliardo forse 2 perché nessuno ci rimetta e 2 miliardi per i contributi ai datori di lavoro. Per rimuovere gli ostacoli al desiderio di avere figli bisogna superare la logica della conciliazione in favore di politiche di condivisione delle esigenze di cura dei figli e della carriera dei genitori, con congedi di paternità paritari, congedi genitoriali estesi, part time agevolato di coppia e aiuti alle imprese per il grande sforzo di sostenere le politiche contro la denatalità”.


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