“L’assegno temporaneo non è un bonus ma il trampolino verso una riforma complessiva prevista dalla legge delega. Il nostro imperativo è combattere l’inverno demografico. E il fatto che la riforma sia stata approvata con un consenso quasi unanime mette al riparo la scelta fatta dalla volatilità delle maggioranze. La riforma è e sarà di sistema ma partirà dal 2022 e quindi era giusto trovare una misura ponte per coprire questo lasso temporale del 2021. Si parte da autonomi e incapienti, ma poi dovremo preoccuparci di tutte le categorie, perché l’assegno unico deve essere misura universale. L’assegno temporaneo che votiamo oggi è un ponte verso la riforma. La cifra della riforma deve essere universalità, certo contrasta la povertà, ma deve essere un sostegno alla genitorialità. E dobbiamo fare in modo che l’assegno però non diventi un disincentivo alla occupazione femminile, perché sappiamo, ce lo dicono le statistiche, che dove si lavora di più si fanno più figli. Certo dobbiamo capire se le risorse sono sufficienti e credo ne serviranno di nuove”. Così il senatore del Pd Tommaso Nannicini nella sua dichiarazione di voto sul decreto recante misure urgenti per l’assegno temporaneo per i figli minori.


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