“E oggi si scopre un altro tassello del mistero che aleggia attorno alla nebulosa nonché infamante vicenda delle firme false presentate dal M5s a Palermo, una novità non da poco, visto che veniamo a sapere che Beppe Grillo era avvisato già da tempo su come erano andate le cose, da dieci giorni, ben prima che Claudia La Rocca e altri due amanuensi pentastellati decidessero di vuotare il sacco davanti ai magistrati. Naturalmente il Vate grillino avrà impiegato in modo legalmente impeccabile il discreto lasso di tempo intercorso tra il suo venire a conoscenza di un reato e le tormentate confessioni dei suoi accoliti sull’Isola. Ma magari ce lo racconti”. Lo dichiara la senatrice Pd Pamela Orrù a proposito del caso di firme false per la presentazione delle liste pentastellate per le elezioni comunali nel capoluogo siciliano nel 2012.
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