‘Serve flessibilità in uscita’
‘Salvini oggi ha trovato una nuova questione sulla quale fare lo sciacallo: il problema delle persone esodate. Nuova per lui, ma non per il governo e per il Pd visto che, solo in questa legislatura, il Parlamento ha varato la quarta, la quinta e la sesta salvaguardia e tra Camera e Senato stiamo lavorando alla settima. Mentre Salvini sbraita e occupa le istituzioni noi lavoriamo per risolvere i problemi quotidiani delle persone’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
‘Sappiamo bene e non da ora – prosegue Annamaria Parente – che per chi rimane senza lavoro e senza pensione la sopravvivenza stessa diventa un problema. E’ per questo che abbiamo approvato sei provvedimenti di salvaguardia per gli ‘esodati’, cioè per coloro che hanno firmato accordi di prepensionamento con le aziende prima dell’entrata in vigore della legge Fornero. Ora alla Camera sono state presentate nuove proposte, tra cui quella di Cesare Damiano, per gli esodati rimanenti. Al Senato abbiamo svolto un’indagine con un questionario online dalla quale si capisce che ci sono ancora esodati da aiutare ad andare in pensione, ma anche che è in crescita il numero di coloro che perde il posto in età avanzata e, non riuscendo a ricollocarsi, rimane senza occupazione e senza pensione. Questi non sono ‘esodati’ e per loro servono misure di flessibilità in uscita, sostenibili per le lavoratrici e per i lavoratori. Anche su questo – conclude Parente – ci sono nostre proposte in campo’.

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