“Alla vigilia di una serie di cruciali nomine governative negli enti pubblici suscita profonda inquietudine un caso come quello di Claudio Anastasio, il presidente della società 3-I, nominato a dicembre dall’esecutivo, che ha scritto una lettera ai membri del cda attingendo a piene mani dalle parole dell’infame discorso di Mussolini dopo il delitto Matteotti, e che poco fa, travolto dalle polemiche, si è dimesso.
La questione che si pone, e che non è eludibile, è se si intenda procedere all’occupazione di tutte le caselle di potere disponibili con leggerezza ed eccessi di disinvoltura, collocando in posizioni delicate personaggi improbabili e non all’altezza. Dobbiamo augurarci che la presidente del consiglio e i suoi più stretti collaboratori abbiano coscienza dell’impercorribilità di questa via. Più di un elemento induce al pessimismo. La nostra vigilanza sarà massima.


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