“Il governo continua a mettersi contro i familiari delle vittime di crimini nazifascisti che in base al Decreto Draghi 2022 hanno diritto ad un risarcimento per la sofferenza patita e l’enorme danno subito a causa di eccidi, rappresaglie, fucilazioni e deportazioni. L’ultima prova di questa ostilità verso cittadini che meriterebbero ben altra considerazione è il parere contrario dato oggi dal governo all’emendamento al Decreto Milleproroghe presentato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera da vari esponenti del Pd al fine di riaprire fino al 30 aprile prossimo i termini per avviare le azioni giudiziarie. La proroga del termine è evidentemente necessaria visto che sono decine e decine le persone che sono venute a conoscenza soltanto da poco tempo della opportunità aperta dal Decreto del 2022 e che in caso di non riapertura dei termini non potranno avviare la causa civile e accedere al fondo di ristoro. Questa posizione del governo, che si aggiunge allo scandaloso atteggiamento tenuto dall’Avvocatura nei processi in corso, è una beffa e una vergogna. Ed è anche uno schiaffo alla storia del nostro Paese e ai valori di fondo della sua Costituzione”. A dichiararlo sono Simona Bonafè, vicepresidente dei deputati Pd, e Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato.


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