“Suscita profonda inquietudine il fatto che la Presidente del Consiglio parlando della Strage di Bologna decida di giocare la carta non della chiarezza, non dell’onesto riconoscimento di un’incontrovertibile verità storica, bensì la carta dell’ambiguità furbesca, dicendo, di quell’orrendo delitto, che ‘le sentenze lo attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste’. È evidente il messaggio distorto che esprimendosi così Giorgia Meloni ha voluto implicitamente lanciare al suo zoccolo duro già missino”. Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali. “Il messaggio – prosegue Parrini – lo si può riassumere nel modo seguente: ‘cari miei, questo è quanto dicono le sentenze, e io non posso negarlo visto la carica che adesso ricopro, ma state tranquilli, io sono sempre io, sulle cause di questa vicenda ho sempre pensato e continuo a pensare tutt’altro, e non cambio idea’.
Chi dirige un grande Paese e si abbandona ad uscite così inadeguate dimostra una grave irresponsabilità. Soprattutto se alla base del simbolo del suo partito c’è la stessa fiamma che stava alla base del simbolo del partito-guida del neofascismo italiano”.