“Dopo la sentenza del 21 dicembre che ha condannato 7 esponenti di Forza Nuova per l’assalto alle istituzioni, gli scontri con la polizia e il danneggiamento e l’irruzione nella sede della Cgil del 9 ottobre 2021, il Governo intende dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista, procedendo allo scioglimento di Forza Nuova?”. E’ quanto chiede al ministro Piantedosi il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, con un’interrogazione sottoscritta dalla senatrice Susanna Camusso e da tutte le senatrici e i senatori del gruppo Pd.

“I leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino – spiega Parrini nel documento – erano a capo di quei manifestanti che si sono staccati dal corteo proprio per assaltare la sede della CGIL dopo aver minacciato dal palco con le parole ‘Stasera ci prendiamo Roma’ ed essersi diretti verso Palazzo Chigi. Come dichiarò la ministra Lamorgese, si trattò di atti di violenza con un’inquietante carica eversiva, in cui erano evidenti la matrice neofascista, la premeditazione nella scelta degli obiettivi e l’utilizzo della violenza quale ‘metodo’ di azione politica per realizzare un attacco alla democrazia, alle istituzioni e ai sindacati che della democrazia rappresentano un importante presidio. E’ peraltro fuor di dubbio che Forza Nuova sia un’organizzazione politica di estrema destra che si ispira al fascismo, come stabilito da una sentenza della Corte di cassazione 19449 dell’8 gennaio 2010. Quanto avvenuto il 9 ottobre 2021 a Roma rientra dunque chiaramente tra le fattispecie previste dalla legge Scelba, ovvero l’uso della violenza quale metodo di lotta politica, il propugnare la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione, la denigrazione della democrazia e delle sue istituzioni, così come chiarisce anche la XII disposizione transitoria della Carta che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Ci aspettiamo perciò dal governo – conclude Parrini – provvedimenti conseguenti”.


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