“La maggioranza e il governo poco fa in
Commissione Affari Costituzionali del Senato durante la discussione
sul premierato hanno gettato clamorosamente la maschera, respingendo,
con l’eloquente astensione in dissenso del presidente Marcello Pera,
un emendamento del Pd che dava la possibilità ad un terzo dei
componenti di una Camera di impugnare una legge presso la Corte
Costituzionale entro trenta giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale”. Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente
della commissione Affari costituzionali del Senato.
“Dicendo no a questo strumento, che esiste in vari ordinamenti europei
come elemento tipico di tutela dell’opposizione contro eventuali abusi
di chi detiene il potere, rende evidente una volta per tutte che, a
dispetto di tante dichiarazioni apparentemente collaborative, la
destra non ha alcuna volontà di dialogare con l’opposizione sulla
riforma costituzionale. L’obiettivo irrinunciabile di Meloni,
Casellati e soci, come dimostra anche il no alle proposte volte a
contrastare l’abuso dei decreti legge, è chiaramente quello di
aumentare in maniera eccessiva il potere del premier, senza
bilanciamenti di sorta. Il disprezzo nei confronti dei contrappesi
istituzionali è purtroppo inequivocabile”, aggiunge Parrini.


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