“Il 19 dicembre Giorgia Meloni si è commossa al Museo Ebraico di Roma parlando della ‘ignominia’ delle leggi razziali. Bene. Ma in queste cose la coerenza è tutto. È perciò profondamente inquietante che siano trascorsi già tre gironi senza che
la nostra Presidente del Consiglio abbia speso mezza parola di
condanna per le esternazioni di Rauti e La Russa celebrative della
fondazione del Msi, che nacque in continuità di uomini e di idee con
un regime biecamente antisemita come la Repubblica Sociale Italiana”.
Lo dice Dario Parrini, senatore del Pd.
“Liliana Segre, la presidente dell’Unione delle comunità ebariche
italiane Noemi Di Segni e la presidente della comunità ebraica di Roma
Ruth Dureghello hanno mille ragioni di sentirsi ferite. Sono
pienamente solidale con loro”, aggiunge.
“Da senatore e da democratico mi auguro che al più presto,
sperabilmente già oggi, Giorgia Meloni batta un colpo, stigmatizzando
senza ambiguità le gravissime parole della Sottosegretaria alla Difesa
e del Presidente del Senato”, conclude Parrini.


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