“Autonomia utile se operazione ben fatta, se si parte con spirito divisivo è un pericolo per il nostro Paese. Importante discutere di quali materie, di come si coinvolge il Parlamento in questa iniziativa, delle garanzie che vanno date in termini di livelli minimi garantiti di servizi nella sanità, nella scuola, nelle politiche dell’energia, nella cultura. Bisogna finanziare i livelli essenziali delle prestazioni in tutto il paese. A noi pare che queste condizioni non ci siano, non c’è volontà di un coinvolgimento forte del Parlamento e non c’è chiarezza”. Così Dario Parrini, senatore del PD, a Cusano Italia Tv. “Le difficoltà del progetto Calderoli anche a livello della maggioranza sono sintomatiche: il disegno di legge in Consiglio dei Ministri non arriva perché ci son crepe nella maggioranza, e perché Fratelli d’Italia e Forza Italia sono estremante preoccupati per l’impatto che questa proposta potrebbe avere per il Paese. Il ministro Calderoli dovrebbe fermarsi per capire come sanare tutte queste ferite, si dovrebbe decidere di rendere il Parlamento protagonista, a cominciare dai livelli essenziali delle prestazioni. Non consentiremo operazioni ‘spacca Italia’. Non abbiamo una visione pregiudiziale, per il momento non vediamo le condizioni per una buona riforma”. Sul presidenzialismo: “Siamo un partito che per quanto riguarda l’esigenza di governabilità assolutamente non si tira indietro, siamo riformatori, ma pensiamo che debbano essere fatte delle proposte ragionevoli. Pensiamo che queste proposte non debbano includere interventi che dissestino la presidenza della Repubblica, che svolge la funzione arbitrale e di garanzia, e che nei momenti di crisi può agire da motore di riserva delle Istituzioni. A una maggiore stabilità dei governi si può arrivare senza uscire dalla forma di GOVERNO parlamentare. Oggi abbiamo detto no al modello di elezione diretta americano, abbiamo detto di no a semipresidenzialismo francese perché il parlamento si trova spesso mortificato, ci siamo detti contrari all’elezione diretta del capo del GOVERNO”. (redm) 260954 GEN 23


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