“Sto cercando da tempo di avere una risposta dalla presidente Meloni sul perché il Governo si opponga ai risarcimenti a favore dei familiari delle vittime dei crimini nazifascisti durante la seconda Guerra mondiale. Vorrei capire perché il governo ha deciso deliberatamente di insabbiare le mie interrogazioni in cui chiedo spiegazioni. Vorrei che la presidente Meloni esercitasse il suo potere per far finire il gigantesco scandalo morale e istituzionale di un Governo che ha dichiarato guerra ai familiari delle vittime dei crimini nazifascisti. Chi poi, nei fatti, porta avanti questa guerra è l’Avvocatura dello Stato che non si fa specie di usare argomentazioni indegne per contrastare le richieste risarcitorie dei ricorrenti. L’Avvocatura dello Stato sta ponendo in essere un vergognoso boicottaggio di Stato: è semplicemente indegno che al figlio di una vittima sia stato detto che non aveva diritto al risarcimento poiché non era ancora nato quando suo padre venne arrestato. O, in un altro caso, che quando il genitore è stato ucciso in un eccidio, le sue due figlie erano troppo piccole per aver patito un danno. La presidente del Consiglio prenda una iniziativa affinché questa vergogna cessi, possibilmente prima del 27 gennaio, in modo che si possa festeggiare tutti insieme e a testa alta la giornata della memoria. Quanto sta avvenendo è uno sfregio alla memoria di vicende tragiche, alla storia di questo Paese e alla sua Costituzione antifascista”. Così il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente Commissione Affari costituzionali intervenendo in aula.


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