“Il gruppo del Partito democratico al Senato, in totale sintonia con le posizioni espresse dal governo italiano e dalla Commissione europea, condanna con fermezza l’attacco contro i cittadini inermi avvenuto oggi a Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib in Siria”. Lo affermano in una nota il presidente del Pd e il capogruppo della Commissione esteri a Palazzo Madama, Luigi Zanda e Giancarlo Sangalli.
“Le notizie che provengono dalla Siria evidenziano che sono state utilizzate armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana che hanno prodotto inaccettabili stragi di civili, di malati e feriti negli ospedali e di bambini”.
“Il gruppo del Pd del Senato della Repubblica chiede con fermezza che il governo italiano si attivi in tutte le sedi internazionali per fermare questa strage, perché venga espressa la più ferma condanna contro questo gravissimo crimine contro l’umanità. L’Italia, che è già in prima linea al Consiglio di sicurezza dell’Onu, nel richiederne la riunione di urgenza dovrà anche sollecitare, domani, la conferenza di Bruxelles sulla Siria ad individuare e ad assicurare alla giustizia internazionale i responsabili di questo crimine contro l’umanità nonché richiamare la comunità internazionale al dovere di porre fine alle sofferenze del popolo siriano”.
“Le notizie che provengono dalla Siria evidenziano che sono state utilizzate armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana che hanno prodotto inaccettabili stragi di civili, di malati e feriti negli ospedali e di bambini”.
“Il gruppo del Pd del Senato della Repubblica chiede con fermezza che il governo italiano si attivi in tutte le sedi internazionali per fermare questa strage, perché venga espressa la più ferma condanna contro questo gravissimo crimine contro l’umanità. L’Italia, che è già in prima linea al Consiglio di sicurezza dell’Onu, nel richiederne la riunione di urgenza dovrà anche sollecitare, domani, la conferenza di Bruxelles sulla Siria ad individuare e ad assicurare alla giustizia internazionale i responsabili di questo crimine contro l’umanità nonché richiamare la comunità internazionale al dovere di porre fine alle sofferenze del popolo siriano”.