‘Il provvedimento di proroga delle missioni internazionali si inquadra in una situazione che, dopo i tragici fatti di Parigi, necessita di una attenta e razionale ridefinizione. Penso, in primo luogo, ai caratteri che sta via via assumendo la minaccia rappresentata da Daesh’. Lo afferma il senatore del Pd Carlo Pegorer.
‘Si è detto giustamente che serve una risposta strategica complessiva, che sappia quindi operare su più livelli da quello politico diplomatico a quello umanitario, a quello culturale, a quello militare. Da questo punto di vista, risulta del tutto evidente che la situazione libica – sottolinea Pegorer – deve essere attentamente seguita e monitorata. Bene, quindi, anche il previsto vertice sulla Libia che si terrà a Roma il prossimo 13 dicembre. E’ necessario, infatti, ricostruire gradualmente, proprio a partire dal contrasto all’Isis, una capacità di governance delle relazioni internazionali che dalla Siria all’Iraq possa diventare un paradigma anche in vista di altre eventuali crisi. In questo contesto, l’Italia può svolgere a pieno titolo il suo ruolo, e con questo provvedimento di proroga delle missioni si colloca già a pieno titolo nell’azione della comunità internazionale impegnata nella costruzione della pace, per le politiche di cooperazione allo sviluppo, per il rispetto dei diritti umani. Sono circa 750 uomini e donne del nostro Paese in prima linea contro il pericolo rappresentato dall’Isis. Nell’opera di contrasto al Daesh – conclude il senatore del Pd – l’Italia si pone perciò in un ruolo di primo piano che comunque necessiterebbe di un quadro normativo specifico’.