‘L’avanzamento dell’estremismo jihadista, con la costituzione del Califfato dell’Isis, a cavallo tra Siria e Iraq è una minaccia alla stabilità molto grave e diffusa e mai le condizioni di sicurezza dello scenario internazionale sono risultate così difficili. E’ per questo che ho chiesto al ministro della Difesa Pinotti di conoscere, oltre a quanto già deciso da governo e Parlamento nel mese di agosto, quale sarà il fattivo contributo italiano alla alleanza internazionale per il contrasto all’Isis’. E’ quanto afferma il senatore del Pd Carlo Pegorer intervenendo nell’Aula del Senato. ‘Ritengo una decisione doverosa quella assunta dal governo di partecipare attivamente allo sforzo internazionale contro l’estremismo terroristico rappresentato dall’Isis, in quanto minaccia pervasiva e globale, in grado, inoltre, di catalizzare e coagulare i diversi estremismi di matrice jihadista. Ma era necessario capire bene quale sarebbe stato il contributo italiano. Il ministro Pinotti ha risposto puntualmente e precisando ulteriormente gli impegni del nostro paese. Rilevo quindi la necessità che l’azione di contrasto a carattere internazionale debba saper combinare, pressione militare, intelligence, leva economica, strumenti della diplomazia e del dialogo interculturale, per isolare e contenere anche culturalmente, oltre che militarmente, l’estremismo dell’Isis. D’altra parte – conclude Pegorer – la storia più recente ci dice che una risposta esclusivamente militare non riduce la sfida terroristica e non realizza più stabilità’.