‘Sulla legge elettorale c’è una fretta postuma e sospetta da parte di Berlusconi che il PD non può né deve assecondare. Sarebbe gravissimo ripristinare le larghe intese appena superate, grazie anche a quanto deciso in Senato, magari attraverso governi di scopo con Forza Italia. Alleanze ampie sulla legge elettorale, di stampo maggioritario e a doppio turno, sono assolutamente auspicabili, ma devono muovere da una prima condivisione tra le forze politiche che sostengono il Governo. Senza quest’ultima condizione, l’unica prospettiva è quella della crisi di governo e l’esito sarà il ritorno alle urne con una legge proporzionale, il bicameralismo, e l’attuale numero di parlamentari’. Lo dice il senatore del Pd Luciano Pizzetti, componente della commissione Affari costituzionali del Senato

‘Sul ripristino del Mattarellum, ammesso che sia possibile – prosegue Pizzetti – occorre agire senza furbizie. Vale a dire senza l’ausilio di marchingegni quali scorporo, liste civetta, desistenze. E’ necessaria la certezza che i partiti, soprattutto il PD, non spariranno dalla scheda elettorale, cosa che quasi sicuramente avverrebbe con la semplice trasformazione del 25% da quota proporzionale a premio di coalizione. Occorrerebbe, inoltre, far sì che le candidature venissero definite con lo strumento delle primarie per impedire le imposizioni verificatesi in passato su larga scala proprio col Mattarellum. La legge elettorale a doppio turno in uso per l’elezione dei sindaci è di gran lunga preferibile, come più volte ribadito dal segretario del PD’.


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