‘Un brutto risveglio per l’Europa. Per troppo tempo si è abituata a consumare sicurezza ma non a produrla, ha pensato di poter delegare agli Stati Uniti la propria difesa, anche concedendosi il lusso di prendere le distanze dalla politica americana quando questa ha commesso degli errori. Oggi non è più possibile, l`Unione europea deve imparare a occuparsi della sua sicurezza. E deve farlo in fretta. Abbiamo 28 polizie, 28 intelligence, apparati che costano tanto e che fanno tanta fatica a dialogare tra loro. I risultati sono deludenti’. E’ l’analisi del senatore Giorgio Tonini, vice presidente del gruppo del Partito democratico a Palazzo Madama. ‘Siamo in presenza di cellule terroristiche militarmente addestrate – sottolinea l’esponente pd – non sono singoli emarginati o mitomani. Ricorda molto il nostro terrorismo degli anni `70, fatto di persone colte o comunque indottrinate, non dei disperati aì margini della società. E questo ovviamente è molto più preoccupante. Oggi la civiltà arabomusulmana che pure nella storia ha dato lezioni di tolleranza e integrazione al mondo cristiano, è in mano alla componente estremistica. Ma noi dobbiamo toglierli da questo dominio. Per riuscirci servono due cose, la prima è una presa di distanza forte da parte della comunità musulmana moderata. I terroristi islamici non possono essere fratelli che sbagliano, come non potevano essere compagni che sbagliano i terroristi italiani degli anni di piombo. La seconda – conclude il vicepresidente dei senatori pd – un gran lavoro di polizia e di intelligence per stanare le cellule e rompere la rete di finanziamento e comunicazione. Proprio come avvenuto contro il nostro terrorismo’.

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