«Sosterrò Renzi, perché il suo governo ha lasciato un Paese migliore di quello trovato». Non ha dubbi la senatrice Francesca Puglisi e responsabile Scuola del Pd, anche lei dimissionaria come tutta la segreteria: al congresso resterà al fianco dell`ex premier.
Non teme la scissione?
«Mi sorprendono le reazioni scomposte di Bersani e i suoi. Il congresso non è una trappola. Evocare la scissione significa non voler ascoltare il popolo del Pd, consegnare l`Italia ai populisti e alla destra».
L`ultima novità è l`arrivo sulla scena del ministro Andrea Orlando.
«La sua proposta riguardo alla conferenza programmatica arriva a tempo scaduto, l`aveva fatta Renzi tempo fa e la minoranza gli aveva detto di no. Non possiamo fare il giro dell`oca».
Sembra che Merola stia abbandonando Renzi per Orlando.
«È da un po` che lo sta abbandonando,dalla scorsa campagna elettorale. Certo, lo ha sostenuto all`ultimo congresso e non ha fatto mancare in modo libero le proprie critiche. Io su Renzi non ho dubbi, se lui li ha fa bene a decidere chi sostenere. Ha parlato però di resa dei conti e non sono d`accordo. Il suo punto di vista in questa fase congressuale, come quello di tutti i dirigenti del Pd, sarà utile alla discussione».
E dal Pd di Bologna cosa si aspetta?
«Che metta in campo una discussione libera, non pilotata. Ma da parte della federazione questa attenzione c`è sempre stata anche da chi non aveva votato Renzi, come Critelli. D`altronde la situazione bolognese dimostra quanto sia aperta la sfida: qui l`ultima volta Renzi perse nei circoli ma vinse tra gli elettori».


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