“Puo’ il nostro Paese disinteressarsi della sorte futura dei bambini che crescono accanto alle madri detenute?” E ancora, “e’ giusto portarli via dall’Italia per inserirli nei loro Paesi di origine, a costo di grandissime sofferenze?”. È quanto si chiede Carla Forcolin, autrice del libro, ‘Mamme dentro’, presentato oggi alla Sala dei Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, alla presenza tra gli altri della senatrice Pd, Francesca Puglisi e del Garante nazionale dei Detenuti, Mauro Palma, della vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, delle senatrici dem Monica Cirinnà, Elena Ferrara, Donella Mattesini.
Il volume pone interrogativi e prospetta soluzioni rispetto a una questione “spesso sottovalutata nel nostro Paese e dalle istituzioni”: i diritti dei figli di madri detenute e il ‘dopo carcere’, raccontando l’incontro in Nigeria di due gemelli di 7 anni, nati in Italia cresciuti nel carcere di Giudecca, dati in affidamento e infine portati nel paese d’origine della famiglia, con la loro ex affidataria italiana. Il volume si compone di 7
capitoli, piu’ introduzione e post-fazione (quest’ultima a cura della senatrice Puglisi) e spazia su varie questioni: dall’accompagnamento dei bambini all’asilo, alla relazione educativa con le loro madri, fino appunto, al dopo carcere e all’integrazione nella societa’. Secondo l’autrice, “non sara’ creando case-famiglia dove tenere mamme e figli fino ai 10 anni di eta’, che si salveranno questi bambini, ma permettendo loro di entrare in contatto con il mondo, per senza privarli della madre”.
“Nulla di magico- ha spiegato ancora- nulla che non esista gia’”. Piuttosto, “tutto che funzioni secondo un disegno di cura vera e di buone prassi, nella collaborazione delle autorita’ competenti”.
“E’ un libro che parla dei diritti dei bambini e delle bambine- ha detto all’agenzia Dire, Francesca Puglisi- diritti, come andare a scuola, all’asilo o piu’ semplicemente vivere una vita dignitosa come qualunque altro loro coetaneo, fondamentali per la persona umana”.
“Insieme a Carla Forcolin ora intendiamo aprire un capitolo importante- ha sottolineato ancora la senatrice Pd- che e’ quello di dare l’opportunita’ ai bambini che hanno madri in carcere, di poter vivere esperienze di affido diurno con famiglie accoglienti che le accompagnino a scuola e che passino la giornata con loro, per poi riaccompagnarli nelle case circondariali per dormire con le mamme”.
Altra proposta importante contenuta nel libro, “e’ la possibilita’ per le donne straniere di ottenere il permesso di soggiorno una volta scontata la pena per non ‘ributtare’ questi bambini nei Paesi di provenienza dopo una vita passata qui in Italia”.