La Commissione d’inchiesta sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti ha visto la partecipazione della capogruppo pd Laura Puppato e della collega on. Miriam Cominelli alla missione a Brescia e Mantova. Diverse le situazioni critiche rilevate e valutate nello specifico con sopralluoghi ed audizioni nei siti Caffaro ed ex Selca di Berzo Demo, nella zona del mantovano e in particolare in uno dei più rilevanti SIN italiani occupato dal petrolchimico, oggi in fase di bonifica e reindustrializzazione.
‘Una missione – sottolinea Laura Puppato – che in parte ha già prodotto i suoi effetti. Da ieri infatti è stato nominato il commissario specifico per il SIN Brescia, con il compito di coordinare in modo adeguato le bonifiche necessarie, velocizzandole.
Inoltre le stesse realtà sia pubbliche che private del mantovano visitate hanno dimostrato la volontà di procedere agli investimenti, ammontanti ad oltre un centinaio di milioni di euro dei soli privati coinvolti per sanare le acque e le aree inquinate. Ma alcuni aspetti ci hanno permesso di riconoscere alcuni limiti legislativi da sanare, che vanno da difformità di trattamento e persino di classificazione dei rifiuti da regione a regione, ad un diverso regolamento regionale circa il ruolo che le Arpa possono svolgere. Ancora, si pone in tutta evidenza la necessità di far derogare dal patto di stabilità i comuni che si ritrovano con bonifiche urgenti da effettuare e i soldi per intervenire; inoltre sarà utile costituire un fondo destinato ai soli Siti di Interesse Nazionale’.
‘Una missione – sottolinea Laura Puppato – che in parte ha già prodotto i suoi effetti. Da ieri infatti è stato nominato il commissario specifico per il SIN Brescia, con il compito di coordinare in modo adeguato le bonifiche necessarie, velocizzandole.
Inoltre le stesse realtà sia pubbliche che private del mantovano visitate hanno dimostrato la volontà di procedere agli investimenti, ammontanti ad oltre un centinaio di milioni di euro dei soli privati coinvolti per sanare le acque e le aree inquinate. Ma alcuni aspetti ci hanno permesso di riconoscere alcuni limiti legislativi da sanare, che vanno da difformità di trattamento e persino di classificazione dei rifiuti da regione a regione, ad un diverso regolamento regionale circa il ruolo che le Arpa possono svolgere. Ancora, si pone in tutta evidenza la necessità di far derogare dal patto di stabilità i comuni che si ritrovano con bonifiche urgenti da effettuare e i soldi per intervenire; inoltre sarà utile costituire un fondo destinato ai soli Siti di Interesse Nazionale’.