‘Sul decommissioning del nucleare si apre un’opportunità incredibile per l’Italia, che ha 25 anni di esperienza nello smantellamento delle centrali e nella gestione dei rifiuti e delle scorie radioattive. Nei prossimi 20 anni, infatti, saranno ben 160 gli impianti da spegnere, smontare, condizionare, trattare e gestire in Europa e, grazie alla scelta lungimirante compiuta con il referendum nell’87, l’Italia oggi ha competenze e una quantità limitata di rifiuti, rispetto a Francia, Germania e Spagna’. Lo scrive la senatrice del Pd Laura Puppato in un intervento oggi sull’Unità. ‘Nel costo/opportunità del nucleare – continua Puppato – andrebbe conteggiato il fattore rischio/tempo. Il nucleare non è una risposta e i costi di mantenimento e stoccaggio delle scorie sono un’ipoteca per il futuro delle prossime generazioni. Il nostro Paese non tornerà indietro, mentre molte altre nazioni hanno scelto di seguire solo ora la nostra strada. Per questo l’Ue si sta muovendo verso una strategia condivisa per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Il piano attuale sostiene l’ipotesi assai ragionevole di un unico centro di stoccaggio, in Italia, per i nostri rifiuti radioattivi meno pericolosi, che oggi vengono custoditi in 23 siti diversi. Siamo di fronte ad una sfida importante che sarà vinta quando la trasparenza delle scelte e la garanzia di pieno coinvolgimento dei cittadini e degli amministratori locali sarà garantita in ogni momento.

Ne Parlano