“Siamo molto contenti che il presidente Zaia oggi abbia chiesto lo stato di emergenza per il Veneto in relazione all’allarme Pfas. Peccato che il presidente si sia deciso a scrivere a Gentiloni con colpevole ritardo di quasi 8 mesi rispetto al nostro allarme lanciato con una relazione di quasi trecento pagine presentata in commissione Ecomafie a febbraio”. Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Laura Puppato.
“La relazione della commissione era stata bollata come capziosa e, testualmente ‘fuorviante informazione dal sapore propagandistico’. Oggi poi all’improvviso si chiede lo stato di emergenza, è come essere sulle montagne russe, con un netto cambio di posizione. Lo Stato di emergenza presumo voglia dire avere poteri speciali e quindi auspichiamo che il presidente Zaia voglia finalmente accelerare con tutte le iniziative che possano veramente rendere potabile al 100% l’acqua per tutti i cittadini del Veneto. Lo Stato è un partner ineludibile e non un nemico da attaccare. E se una commissione bicamerale dopo un anno di lavoro con audizioni di esperti e studi di settore produce un documento che attesta la situazione clinica delle popolazioni residenti nella zona inquinata dai Pfas in Veneto e le evidenze epidemiologiche desunte dalle altre realtà geografiche che hanno vissuto esperienze analoghe, il presidente ha il dovere di prestare ascolto. Siamo contenti di questo improvviso ravvedimento – conclude Puppato – speriamo che almeno da oggi il Veneto sia più celere nell’affrontare questa emergenza”.


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