Gentiloni riferisca alle camere e promuova sua liberazione, concedendo l’asilo politico in Italia
Un impegno del governo, e in particolare del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, per evitare al blogger saudita Raif Badawi, condannato nel 2014 in Arabia Saudita a 10 anni di prigione e a 1000 frustate con l’accusa di apostasia e oltraggio all’Islam, la prosecuzione dell’esecuzione della pena, che comporterebbe la sua morte. E’ quanto chiede la senatrice del Pd Laura Puppato, con un’interrogazione sottoscritta dai colleghi Scalia, Pezzopane, Sollo, Ricchiuti, Lo Giudice, Dalla Zuanna, Idem Josefa, Zanoni, Cuomo, Ferrara, Morgoni (Pd), De Pin Paola (Gal), Liuzzi (Cri) Battista (Aut), Orellana e Romani (Misto).
Il blogger è stato tra il 2008 e il 2011 creatore ed ispiratore del sito di ispirazione liberale “Free Saudi Liberals’.
‘A gennaio – ricostruisce Laura Puppato nell’interrogazione – Raif Badawi è stato sottoposto alle prime 50 frustate, alle quali è sopravvissuto miracolosamente, ma da allora si trova in condizioni di salute precarie, tanto che la commissione medica dell’ospedale Re Fahd di Gedda ha deciso che non avrebbe potuto sopportare le ulteriori 50 frustate, previste per il 12 giugno. Da allora la pena, che è stata condannata dalla Svezia e da altri paesi democratici, è stata rinviata. L’Italia non può esimersi dall’intervenire in questa vicenda e per questo chiediamo al governo di riferire alle Camere e di promuovere la liberazione di Badawi, detenuto e torturato per motivi ideologici, concedendogli l’asilo politico nel nostro Paese in attesa di ricongiungersi con la famiglia in Canada’.

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