Ma da M5s atteggiamento inaccettabile
‘Non ho potuto cambiare il mio voto, perché non sono venute meno le ragioni profonde che stanno all’origine del no alla TAV in Val di Susa. Ma l’atteggiamento verbalmente violento che intendeva impedire l’emergere di qualunque posizione (persino quella sfavorevole all’accordo Francia-Italia) da parte del Movimento 5 Stelle, o meglio di quel che ne e’ rimasto dopo le 14 defezioni, mi ha reso ancor più difficile il no. E’ chiaro che un’opera pubblica come questa, che e’ stata rigettata dalle popolazioni locali e risulta non prioritaria rispetto ad altri interventi fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale e della mobilita’ di merci e persone in Italia, e’ diventata un braccio di ferro tra Stato e violenti. In mezzo, i territori e le buone ragioni, schiacciate come una polpetta’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato.
‘L’Italia e l’Europa – prosegue Laura Puppato – hanno individuato nelle tratte sud-nord le linee prioritarie da implementare per il trasporto merci, al fine di evitare di perdere la guerra coi porti del nord Europa che oggi stanno stravincendo la battaglia su efficIenza e qualità. In Italia la mobilita’ delle persone è in grave crisi, c’è bisogno di realizzare ancora la TAV in territori ad alta densità abitativa : Milano-Torino, Milano-Padova, Reggio Calabria-Napoli, Bari-Bologna e bisogna rimettere in sesto il trasporto regionale a pezzi e che ci impedisce d’essere un Paese civile. In questi interventi si devono investire i fondi pubblici disponibili nel settore trasporti ed infrastrutture, indicando una ad una le vere priorità. Cosa che la Val di Susa, coi suoi traffici in riduzione dal 1988 e i problemi di costo e di inserimento paesaggistico non e”.

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