Salvini dimentica che Lega ha governato più 10 anni. Tema vero è riforma del Titolo V
‘ll lupo perde il pelo ma non il vizio: dopo quasi vent’anni dai ‘serenissimi’ del 1997, siamo da capo con il finto carro armato e con gli atti, anche violenti, per la secessione di un gruppo indipendentista, che oggi in Veneto ha subito 24 arresti. Con l’aggiunta che, stavolta, dobbiamo sopportare anche le singolari proteste dell’eurodeputato assenteista Salvini, il quale parla come se il suo partito, la Lega, non fosse stato al governo più di dieci anni negli ultimi 15, senza risolvere nessuno dei mali centralisti, aggravando i carichi su comuni e regioni ed, anzi, appesantendo il prelievo dello Stato a carico dei cittadini e delle imprese. Basta dunque con i messaggi contraddittori e con gli scherzi da ‘pesce d’aprile”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato. ‘Il tema vero che si pone e che stiamo affrontando in queste settimane con i ministri Delrio e Lanzetta – prosegue Puppato – riguarda i diritti di autonomia delle regioni, il corretto bilanciamento, anche a livello regionale, delle entrate e delle spese e l’applicazione di un vero federalismo. La riforma del Titolo V, e in particolare degli articoli 116, 117 e 119, rappresenta ora una vera, grande occasione, che non ci lasceremo sfuggire, per inserire i costi standard in Costituzione, per rivedere la ripartizione chiara delle competenze tra Stato e Regioni e, soprattutto, per prevedere i poteri sostitutivi dello Stato in presenza di sprechi e connivenze regionali. Commissariamento vero quando si abusa di denaro pubblico e via gli incapaci e i corrotti, tra i primi lo stesso Salvini pluriassenteista in Europa e ‘urlatore alla luna’ di professione in Italia. Ora si tratta di impedire una volta per tutte che coesistano figli e figliastri all’interno dello stesso Paese e si arrivi al corretto e trasparente uso dei fondi pubblici’.