‘Con il decreto enti locali si dà finalmente un po’ di ossigeno ai Comuni dopo un lungo periodo di asfissia, con un allentamento del patto di stabilità in settori strategici. Si tratta di un segnale non esaustivo ma importante’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato, che è intervenuta in Aula.
‘L’allentamento del patto di stabilità – prosegue Laura Puppato – concede ai Comuni per la prima volta, di nuovo, spazio di manovra e riguarda settori importanti come gli interventi post-calamità, i cofinanziamenti per evitare di perdere occasioni, per esempio per le bonifiche dall’amianto, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per la partecipazione ai bandi regionali, per la banda larga. Si mettono a disposizione dei Comuni 100 milioni di risorse fresche, da impegnare anche sulla qualità ambientale. E soprattutto verrà utilizzato un meccanismo di premialità intelligente, perché sia per gli enti locali che per le Regioni verranno valutati i costi delle spese correnti e le capacità di riscossione dei crediti. Circa 1,8 miliardi vengono destinati alle sanità regionali con un obiettivo dichiarato: la promozione di una sorta di accountability, con una verifica ogni 6 mesi da parte dello Stato centrale sulla congruità della spesa, il rispetto dei costi standard e dei parametri di qualità sui ricoveri. Viene data la possibilità a Comuni e Regioni di rinegoziare i mutui, senza vincolare la destinazione delle somme risparmiate e in modo analogo concessa la possibilità di gestire liberamente il 10% dei proventi dalla vendita degli immobili, vengono esonerati i Comuni virtuosi dalla contribuzione al fondo per la mutualità. Insomma, dopo un lungo periodo di ‘ingessamento’, i Comuni potranno tornare a spendere per le proprie comunità, assumendo in proprio le decisioni’.

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