Stabilire criteri generali per sottrarre i fondi agricoli dall’attività venatoria. E’ l’obiettivo del disegno di legge dal titolo “Disposizioni per la razionalizzazione dell’attività venatoria sui fondi agricoli”, presentato dalla senatrice del Pd Laura Puppato e sottoscritto dai colleghi dem Cirinnà, Amati, Idem, Albano e Sollo e dai senatori Franco Conte (Ap) e Giuseppe Compagnone (Ala).
“In 3 articoli – spiega la senatrice Puppato – il disegno di legge sancisce il principio che il proprietario o il conduttore di un fondo agricolo possano decidere o meno se aprirlo alla caccia. In particolare, si istituisce una procedura mediante la quale chi intende vietare l’attività venatoria sui propri terreni può avanzare una semplice richiesta motivata alla giunta regionale. Qualora il fondo sia stato oggetto di investimento privato maggiore di 10 mila euro o aziendale del valore superiore ai 50 mila euro, la Regione sara’ tenuta a concedere il divieto di caccia nelle aree oggetto del rilevante investimento agricolo. Ma anche negli altri casi funzionerà il silenzio-assenso. Si tratta di una modifica alla normativa finalizzata non solo a tutelare gli imprenditori agricoli, interessati a proteggersi dai danni alle colture, ma anche le aziende agrituristiche, che devono garantire la sicurezza dei clienti”.