‘Il Senato ha appena deciso di respingere la richiesta della Procura di Trani di utilizzare le intercettazioni a carico del Presidente della Commissione Bilancio Antonio Azzollini, nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del porto di Molfetta. Trovo questa decisione profondamente inadeguata a rispondere alla forte richiesta di trasparenza rivolta a chi svolge ruoli politici e perciò sbagliata, e per questo insieme con altri colleghi del Pd ho votato a favore dell’utilizzo delle intercettazioni’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato.
‘Conosco la vicenda del porto di Molfetta – spiega Laura Puppato – e la battaglia di legalità della sua sindaca-coraggio, Paola Natalicchio. Antonio Azzollini è indagato per frode, associazione a delinquere e reati ambientali nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del nuovo porto di Molfetta, per il quale sono stati stanziati 147 milioni di euro con l’autorizzazione della stessa Commissione Bilancio di cui Azzollini e’ ed è stato presidente. Io non sono tra i colpevolisti né tra gli innocentisti, non do un giudizio che lascio alla magistratura, ma ritengo sbagliato appellarsi in punta di diritto all’articolo 68 della Costituzione, la cui modifica che inserisce il diniego all’uso degli strumenti d’intercettazione è recente, visto che risale al 1992. Non dubito che la magistratura abbia sbagliato le procedure, non avendo richiesto l’autorizzazione preventiva, ma personalmente ritengo che la sostanza, l’immagine della politica e la trasparenza valgano di più. Credo invece – conclude Laura Puppato – che dovremmo togliere dall’articolo 68 l’ultimo comma inserito nel ’92 dopo esteso dibattito, visto che permette una variabilità di comportamenti in Parlamento, non sempre facilmente comprensibili o condivisibili. L’utilizzo delle intercettazioni va autorizzato perché si tratta di uno strumento prezioso di indagine nelle mani dei magistrati’.

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