“Gli arresti a Melito per reati di scambio elettorale
politico-mafioso sono un campanello d’allarme,
oltre che una conferma del fatto che le
organizzazioni criminali non smettono di voler mettere le mani
sul governo del territorio anche a costo di manovrare la
liberta’ del voto, che rappresenta la piu’ alta espressione
democratica del nostro Paese. Gli arresti di stamattina, come i
recenti scioglimenti dei comuni, ci richiamano a mantenere alta
l’attenzione, soprattutto in un momento nel quale gli enti
locali saranno chiamati a gestire miliardi provenienti dal
Pnrr”. A dirlo è Enza Rando, responsabile Contrasto alle mafie,
legalità e trasparenza della segreteria Pd.
“Dobbiamo contrastare – prosegue – ogni tipo di ingerenza
mafiosa e combattere culturalmente e socialmente il
clientelismo, il trasformismo e tutti quei comportamenti che
facilitano l’ingresso delle mafie e il voto di scambio,
specialmente a livello locale. In questo scenario ci preoccupa
un arretramento tangibile e inquietante sul fronte delle
politiche di contrasto alle mafie da parte di questo governo”.
“Aspettiamo dei segnali: e’ trascorso piu’ di un mese
dall’istituzione della Commissione Bicamerale Antimafia senza
che vi sia stata alcuna convocazione. C’e’ tanto lavoro da fare,
ma dalla maggioranza solo silenzio. Cosa stanno aspettando?”,
conclude la senatrice dem.


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